Finanziamenti e startup innovative: la storia di Restworld

In che modo lo status di startup innovativa può facilitare l’accesso ai finanziamenti e attrarre investitori privati e Venture Capital? E quali sono i vantaggi fiscali e gli incentivi di cui si può beneficiare?

Ne abbiamo parlato con Lorenzo D’Angelo, CFO di Restworld e speaker della seconda Finpal Masterclass organizzata da Qonto a Milano.

Restworld: di cosa vi occupate e qual è la vostra missione?

Restworld è una startup innovativa nel settore HRTech, dedicata a rivoluzionare il processo di recruiting nel settore Horeca (Hotellerie, Ristorazione, Catering). Offriamo un servizio di ricerca e selezione del personale che si distingue per l'uso di piattaforme tecnologiche all'avanguardia. 

Queste piattaforme non solo ottimizzano i processi di selezione, ma permettono anche di trovare candidati altrimenti difficilmente reperibili, migliorando significativamente la qualità della ricerca.

Inoltre, ci impegniamo a offrire un'esperienza utente unica ai candidati in cerca di lavoro, rendendo il processo di ricerca e candidatura non solo efficiente, ma anche gratificante. Vogliamo che i candidati si sentano felici e soddisfatti di cercare e trovare lavoro tramite la nostra piattaforma, contribuendo così a creare team di lavoro eccezionali.

La nostra missione è risolvere le sfide di turnover e carenza di personale che affliggono il settore, aiutando le aziende a trovare i talenti giusti in modo rapido ed efficace.

Come ha influito lo status di startup innovativa sull'accesso ai finanziamenti per la vostra startup?

Lo status di startup innovativa è stato determinante per facilitare l'accesso ai finanziamenti e attrarre investitori privati e venture capital.

Grazie a questi vantaggi, siamo riusciti a raccogliere i capitali necessari per sostenere la nostra crescita e sviluppare ulteriormente la nostra piattaforma tecnologica.

Quali sono stati i principali vantaggi fiscali o incentivi di cui avete beneficiato grazie allo status di startup innovativa?

Per quanto riguarda Restworld, non abbiamo direttamente usufruito di incentivi fiscali specifici. Tuttavia, i nostri investitori hanno potuto beneficiare di agevolazioni fiscali significative.

Alcuni di loro hanno ottenuto una detrazione fiscale pari al 30% del loro investimento, mentre altri hanno beneficiato di una detrazione del 50%, che ha comportato una riduzione dell'ammontare di aiuti in regime “de minimis” disponibile per la startup. 

Questi incentivi hanno giocato un ruolo cruciale nell'attrarre investitori, aumentando il loro interesse a sostenere la nostra crescita.

Avete partecipato a bandi pubblici specifici per startup innovative? Se sì, quali sono state le vostre esperienze?

Sì, abbiamo partecipato a diversi bandi pubblici specifici per startup innovative, che ci hanno permesso di ottenere finanziamenti cruciali per lo sviluppo della nostra piattaforma tecnologica. 

In particolare, abbiamo partecipato a otto bandi, tra cui il Bando per l'avviamento delle startup innovative di Finpiemonte, Smart & Start di Invitalia, il Bando Innometro di Finpiemonte, il Bando Marchi di Invitalia, il Bando Marketing di Finpiemonte e il Bando per il consolidamento delle startup innovative di Finpiemonte. 

Inoltre, abbiamo preso parte anche a bandi più piccoli, non esclusivi per startup innovative.

Le nostre esperienze con questi bandi sono state un mix di aspetti positivi e sfide. Da un lato, i finanziamenti ottenuti, spesso con una parte a fondo perduto, sono stati fondamentali per ridurre il rischio finanziario e accelerare la crescita della nostra società, specialmente nelle fasi iniziali.

Dall'altro lato, i processi burocratici sono stati complessi, macchinosi e molto dispendiosi in termini di tempo, spesso snervanti e ridondanti.

Nonostante queste difficoltà, con un po' di esperienza, molta pazienza e il supporto di consulenti competenti, ritengo che i bandi pubblici siano uno strumento prezioso e che consiglio di sfruttare, pur riconoscendo che potrebbero essere migliorati per renderli più agevoli e accessibili.

Come lo status di startup innovativa ha influenzato l'attrazione di investitori privati o venture capital?

Lo status di startup innovativa ha notevolmente aumentato la nostra attrattività nei confronti degli investitori privati e dei venture capital.

Inoltre, lo status di startup innovativa ha facilitato le trattative, rendendoci più competitivi e aiutandoci a ottenere i fondi necessari per crescere. Questo successo è stato ulteriormente supportato dagli incentivi fiscali di cui hanno beneficiato i nostri investitori, come citato in precedenza.

Quali sono state le sfide più significative nell'ottenere finanziamenti, nonostante lo status di startup innovativa?

Nonostante i vantaggi offerti dallo status di startup innovativa, abbiamo affrontato diverse sfide significative nel processo di ottenimento dei finanziamenti. 

Una delle principali difficoltà è stata dimostrare la scalabilità del nostro modello di business e la capacità di generare redditività a lungo termine, elementi cruciali per rassicurare gli investitori.

Un ulteriore ostacolo è rappresentato dal mercato Horeca, che, pur essendo molto ampio, è estremamente frammentato. Convincere gli investitori della nostra capacità di penetrare efficacemente questo mercato è stato un compito impegnativo. 

Inoltre, va considerato che il nostro team di founder è composto da persone alla loro prima esperienza lavorativa e imprenditoriale, al di là di qualche lavoretto giovanile. Questo ha reso ancora più difficile convincere gli investitori della nostra capacità di eseguire e crescere con successo, nonostante l'entusiasmo e la determinazione che abbiamo dimostrato.

Avete utilizzato strumenti di finanza alternativa, come il crowdfunding? Come ha influito lo status di startup innovativa?

Per quanto riguarda le raccolte in Equity, abbiamo considerato l'utilizzo di strumenti di finanza alternativa, ma finora abbiamo preferito concentrare i nostri sforzi su round di finanziamento con Business Angel, Venture Capital e Corporate Venture Capital. 

Tuttavia, per quanto riguarda il ricorso a capitale a debito, abbiamo fatto ricorso al Lending Crowdfunding in quattro occasioni, utilizzando le piattaforme di EvenFi e October.

Lo status di startup innovativa ha sicuramente giocato un ruolo nel facilitare l'accesso a queste piattaforme di crowdfunding, migliorando la nostra credibilità e attirando l'interesse degli investitori. Questo ci ha permesso di raccogliere capitali in modo rapido e flessibile, pur mantenendo il focus sullo sviluppo della nostra attività.

Quali consigli dareste ad altre startup innovative per massimizzare i benefici finanziari del loro status?

Consiglio di sfruttare al massimo gli incentivi fiscali e le agevolazioni disponibili, di partecipare a bandi pubblici specifici e di costruire un solido network con investitori e altre startup.

Inoltre, è essenziale dimostrare chiaramente la propria capacità di innovare e di crescere in modo sostenibile, elementi chiave per attrarre investimenti e ottenere finanziamenti​.